Salve a tutti. Come va?
Oggi mi piacerebbe parlarvi di un libro molto toccante. La copertina nella foto non è uguale a quella del libro che ho letto io, ma non avendola trovata identica su Internet ho deciso di mettere questa.
Titolo: Per questo mi chiamo Giovanni
Autore: Luigi Garlando
Casa editrice: Fabbri Centauria
Pagine: 163
SINOSSI
Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno,
il papà gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per
spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio
Giovanni. Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio
esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti
chiave, s'intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni
scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola,
nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere
subito, senza aspettare di diventare grandi. Anche se ti chiede di fare delle
scelte e subirne le conseguenze. Con la prefazione di Maria Falcone e
un'intervista all'autore.
LA MIA RECENSIONE
Ho letto questo libro credendo fin dall’inizio che il
dialogo descritto in queste pagine non fosse adatto ad un bambino di 10 anni.
Lo vedevo triste, un po’ traumatico per un bambino e anche abbastanza difficile
da comprendere visto che io stessa, 32enne, ho faticato a capire la composizione
della piramide di potere che parte dalla cupola per poi diramarsi in tutte le
varie cosche. Ho letto questo libro con molto interesse, è riuscito a rinnovare
la mia ammirazione per Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutta la loro
squadra, ma continuavo a non ritenerlo adatto ad un bimbo di 10 anni fino a
quando tutta la storia di Falcone si è collegata agli episodi di bullismo nella
scuola del piccolo Giovanni. Lì ho capito l’importanza di questa storia
raccontata ad un bimbo e cioè che se fin da piccini si impara a combattere le
ingiustizie si crescerà con idee che andranno contro le cose sbagliate tra cui
anche la mafia. Forse io avrei risparmiato alcuni accenni ad efferatezze
indegne come i bimbi sciolti nell’acido, forse lo avrei raccontato in modo più
delicato, ma una cosa è certa: è giusto raccontare….anche ai più piccoli per
dare voce a Giovanni Falcone e a al suo
grande sacrificio.
Un abbraccio
Laura

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