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lunedì 20 febbraio 2017

L'orgoglio



Salve a tutti. Come va? 
Dopo aver parlato di autostima e dopo aver ricevuto una richiesta da parte di una mia amica di Instagram BATULLO EDIZIONI, oggi mi farebbe piacere affrontare l’argomento “orgoglio”. 

L’orgoglio è strettamente legato all’autostima. Quando quest’ultima è troppo alta si può incorrere in una persona orgogliosa, che crede di non sbagliare mai, che quindi non chiede scusa facilmente rendendosi spesso antipatica agli occhi degli altri. Spesso quando diciamo ad una persona “sei orgogliosa” non è che lo diciamo per farle un complimento, giusto? 
Questo perché è rinomato il fatto che prevalentemente una persona che è orgogliosa pecca anche di superbia e negli scontri o nelle situazioni di dibattito tende a dare poco credito agli altri sentendosi essa stessa la migliore e quindi non bisognosa di dare spazio agli altri. 

Infatti io credo che esistano due tipi di orgoglio:
-quello che ho appena descritto qui sopra io lo considero un orgoglio malato perché ti preclude buone relazioni interpersonali e ti fa credere cose sbagliate come ad esempio una presunta superiorità su tutti gli altri. Ognuno è quello che è, e se anche siamo palesemente superiore a qualcuno, l’intelligenza dovrebbe tenerci a bada non sbandierando la cosa ai 4 venti.
-e poi c’è l’orgoglio sano che ti rende consapevole delle tue capacità facendoti sentire sicuro di te senza essere troppo autocritico.

Chi è orgoglioso in modo malato non ha rispetto per gli altri, mentre chi possiede un orgoglio sano rispetta il prossimo e spesso aiuta chi si sente insicuro nell’accrescere la propria autostima. 
Non penso ci sia molto orgoglio sano in società. 
Spesso mi sono trovata davanti a persone malate di orgoglio e ogni santa volta queste persone hanno sempre fatto soffrire qualcuno. Io non sono qui per giudicare nessuno ovviamente, ho mille difetti e di certo non sta a me dire se Tizio o Caio sono persone intelligenti, ma di sicuro, preso singolarmente, sono convinta che l’orgoglio malato sia un comportamento abbastanza grottesco e insensibile. 

L’orgoglio deve viaggiare sulla stessa strada dell’intelligenza per essere positivo altrimenti diventa deleterio per sé e per gli altri. Io non possiedo alcun tipo di orgoglio. 
Vorrei poter averne un po’ di quello sano, sto lavorando sodo per crearmelo, ma non è facile non avendo mai fatto parte di me, e comunque trovo il “troppo orgoglio” una condizione sociale alquanto insopportabile da parte mia. Lo vedo come un malessere del popolo, un tratto caratteriale che andrebbe debellato per evitare molte prevaricazioni, ingiustizie, scontri e ogni qualsivoglia conseguenza negativa ci venga in mente. 

Sia lodato invece l’orgoglio sano, quel sano narcisismo che non si paragona agli altri, che riguarda solo e soltanto la propria persona senza avere nulla a che vedere con gli altri, che lascia stare gli altri, non li giudica e non si mette a confronto con nessuno. 

Non mi piace tanto parlare del mio privato, sto raccontando la mia storia da emetofobica su questo blog concentrandomi però sulla patologia senza mai scendere nei particolari più intimi, ma in questo caso mi va di dire di aver avuto la grande fortuna di aver conosciuto nella mia vita una persona dotata di orgoglio sano e me ne sono innamorata all’istante. 
Colui che è il mio compagno di vita, il mio grande amore, possiede questa grande qualità che lo distingue dalla massa. È sicuro di sé, aiuta chi non sa difendersi da solo e sprona gli altri a buttarsi in nuove e stimolanti esperienze. 
Mi sento fortunata e lo amo tanto anche per questo.

Un abbraccio

Laura

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