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giovedì 2 febbraio 2017

I 5 difetti che non sopporto sugli altri



Salve a tutti. Come va?


Oggi avevo voglia di fare un articolo dedicato ai difetti che più non sopportiamo degli altri.

Diciamo che potrebbe essere anche un post – sfogo perché mi dà la possibilità di raccontarvi cosa mi fa andare più in bestia e soprattutto negli ultimi tempi. 
Se vi va, rispondetemi nei commenti dicendomi quali sono i difetti degli altri che più vi danno fastidio….sfoghiamoci insieme, ma mettiamo una regolina, và, altrimenti questo post potrebbe essere lungo pagine e pagine ahahahah (scherzo dai): facciamo che dobbiamo elencare 5 difetti e non di più.  
Allora parto io:


1.       La non-riconoscenza: quando tu fai più di un favore  a Tizio, ti rendi sempre disponibile, rinunci ai tuoi impegni per lui e poi quando se ne va ti liquida con un misero “grazie notte”. Ma scusa? Io non voglio regali materiali, soldi  e nulla di tutto ciò, non faccio i favori per avere qualcosa in cambio, ma credo che la riconoscenza sia sinonimo di educazione e fondamentale se non vuoi che passi l’idea di te che tu possa essere una persona che pensa che tutto le è dovuto e che pensa che l’umanità sia al suo servizio. Ma Tizio faceva così fatica a mandare un messaggino con scritto “Grazie mille, ho apprezzato il gesto” oppure “Grazie ancora”. Eh no….troppa fatica.


2.       La falsa-umiltà: “sai, sono una persona semplice: La mia mercedes con gli interni in pelle, a benzina, 74.000 cavalli, full-optional, color cielo all’imbrunire metallizzato l’ho comprata solo perché mi avanzavano quelle due lire, ho fatto un investimento.  “Mi sono comprata una maglia” “ah sì? Di che colore” “Di Armani” “Sì, ma di che colore?” “Di Armani, ma sai…con lo stipendio che percepisco sono poche le cose che posso permettermi”.


3.       Chi si dà arie: “io mi posso permettere ciò che voglio. Sono indecisa se prendermi l’audi o la bmw, boh….credo prenderò quella più costosa. Io sono una persona abituata alla bella vita e posso abitare solo in grandi ville. Sono una persona colta e intelligente e sono una scrittrice.” Sì certo, cosa scrivi? Le liste della spesa?


4.       Il vittimismo: chi deve sempre fare la parte della persona ferita, non sopporto. Perché ti devi piangere addosso? Ma ti piace il fatto che gli altri provino pena per te?  “Sono ignorante, nessuno mi capisce, sono brutto, tutti sono contro di me, io faccio di tutto per gli altri e gli altri mi trattano male. Ommioddio….ma fare qualcosa per migliorare la situazione invece che auto commiserarsi?


5.       Il buonismo: “io sono per il quieto vivere, ma prima ho detto alla titolare che Tizia sta al telefono, che Caia mangia di nascosto, che Sempronia si beve le cocacole. Comunque io faccio di tutto per mantenere una situazione di tranquillità perché il quieto vivere è la miglior cosa. Peace and love forever. Io non farò mai niente di brutto e odio chi crea zizzania”. E quindi ti odieresti da sola?



Ecco, mi sono sfogata. Adesso tocca a voi. Aspetto i vostri commenti.


Un abbraccio


Laura

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