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domenica 26 marzo 2017

Recensione di "Il bambino che imparò a colorare il buio"

Salve a tutti. Come va?
Oggi desidero recensirvi un libro che ho appena finito di leggere.

Titolo: Il bambino che imparò a colorare il buio
Autore: Billy Mills - Nicholas Sparks
Casa editrice: Pickwick
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 161



TRAMA
Il buio è calato sulla vita di David dopo la morte della madre e dell'amata sorella. Il bambino, sopraffatto dal dolore, sembra aver smarrito per sempre la via che porta alla felicità. Eppure, nella sua disperazione, avverte la sensazione di avere la ragazza al proprio fianco. Vuole allora provare ancora una volta ad assaporare le cose belle della propria vita e solo una persona può dargli una mano: suo padre. David lo considera un individuo molto speciale che rispetta se stesso e tutte le creature viventi, dotato di una forza magica, silenziosa: l'accettazione di sé. David ha deciso di assomigliargli. L'uomo, per aiutarlo gli offre un dono: un logoro drappo con 7 raffigurazioni che coniugano il sapere tradizionale ad antiche credenze degli Indiani...  

LA MIA RECENSIONE
Questo libro mi è piaciuto nella prima parte dove Tunkasila spiega a David le fondamenta della felicità spiegandogli anche come riuscire a trovarla. 
L' Uomo (la U maiuscola è voluta)raccontaa David della meditazione e descrive passo passo il modo per affrontarla quotidianamente in modo da trovare quel relax e quella calma interiore che ci porta a vivere meglio e più serenamente. 
E' veramente utile e io ho appreso da questo libro il modo per fare meditazione.
Tratta anche argomenti profondi come il lutto e si possono trovare alcuni consigli su come vincere la disperazione in questi terribili casi che ovviamente non risolveranno la situazione nell'immediato, ma che col tempo potrebbero dare una mano a ritrovare la pace.
La seconda parte invece l'ho trovata pesante e noiosa.
Tunkasila detta a David dieci regole da imparare e ripetere per tre volte al giorno, una alla volta per dieci cicli lunari.
Viene spesso scritto di dare importanza prima agli altri e poi a se stessi e io non mi sono trovata in sintonia con questo pensiero e inoltre solo chi non ha una vita lavorativa o sociale può portare a termine un compito del genere. 
Ripetere per tre volte al giorno dei papiri lunghi due o tre pagine, se anche lo volessi non potrei farlo per mancanza di tempo. 
E poi, vi dico la verità, non mi sono ritrovata nelle pagine della seconda parte a causa dell'importanza che i protagonisti del libro danno al loro Dio, Wakantanka, spirito onnipotente supremo da cui ne derivano tutte le azioni umane sulla Terra. 
Credendo fermamente che noi umani non dobbiamo sottostare al volere di nessuno, ovviamente non mi rivedo in questa visione, ma di sicuro non sarà così per tutti.
In sostanza lo consiglio per l'utilissima prima parte, ma credo anche che chi vuole imparare a meditare possa benissimo affidarsi al web.

Un abbraccio

Laura

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