Salve a tutti. Come va?
Oggi vorrei parlare di una questione che fin da subito ha creato uno spartiacque nella società.
In questi ultimi giorni si è sentito molto parlare della coppia gay che ha potuto adottare anche in Italia un bimbo. (Diciamo che nel nostro stato non è ancora possibile farlo, ma credo che possa diventare fattibile dopo alcuni anni di residenza all'estero. Comunque non sono molto informata nell'ambito legislativo e oggi sono qui per parlare della questione etica, se così la vogliamo chiamare).
Parto col presupposto di essere d'accordo con l'idea delle adozioni gay.
Mi ci è voluto un po' di tempo per arrivare a questa conclusione, ho riflettuto parecchio prima di capire il mio pensiero, ma ora ce l'ho ben chiaro in testa.
Io sono fermamente convinta che una coppia gay fondata sull'amore sincero possa essere un'ottima isola felice per un bambino bisognoso di famiglia.
Un bambino da adottare è un bambino senza famiglia, solo, in un orfanotrofio, in un ospedale o in una comunità povera. Cosa c'è di male se due uomini o due donne vogliono prendersene cura per sempre? Dov'è il male? Io non comprendo chi disprezza questa realtà. Come si fa a preferire che un bimbo rimanga solo e soffra piuttosto di farlo crescere con due persone dello stesso sesso? A me sembra un pensiero omofobo.
Mi sono sentita dire, e questo è il pensiero che va per la maggiore e che io vedo come una classica omologazione alla maggioranza, che un bambino deve crescere con una figura maschile e una femminile per non avere scompensi psichici.
E allora io chiedo a chi la pensa così: quanti bambini vengono cresciuti solo dalla mamma o solo dal papà per questioni legate a divorzi, a un genitore che è morto o scappato? O magari viene accudito dalla mamma e dalla nonna o dal papà e dallo zio. Io ne conosco parecchie di persone cresciute così e mi sono sempre sembrate simili a tutti gli altri.
Questi casi non sono i medesimi se paragonati a una coppia di genitori gay?
Anzi potrei dire che forse un bimbo che cresce con una coppia gay serena potrebbe non patire le sofferenze che invece potrebbe dover vivere un bimbo figlio di una coppia etero (o anche gay, non c'entra) che si lascia o non va d'accordo.
Io credo che la cosa più importante sia crescere un figlio con amore, insegnandogli i valori della vita nella totale libertà di esprimere il suo "essere".
C'è comunque anche da dire che dove vige la legge che dà la possibilità di adottare anche alle coppie gay, la cosa non è più vista come una novità o una trasgressione alle regole non scritte della società, ma è concepita come un'azione del tutto accettata e quindi radicata nella mentalità della comunità in questione.
In quest'epoca e in tutte le epoche è giusto far prevalere l'amore in tutte le sue forme e andargli contro può solo essere deleterio per tutti perché crea attriti, divisioni, prevaricazioni.
Vorrei che il bigottismo e l'ottusità non esistessero.
Un abbraccio
Laura
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